12 Maggio 2025

Vincitrici e vincitori di BFF43!

Ieri sera si è conclusa la 43ª edizione di Bellaria Film Festival! Cinque giorni di proiezioni, incontri, masterclass, talk, e non solo… Momenti di condivisione e indipendenza cinematografica. Ringraziamo tutti i nostri spettatori di questa edizione speciale, senza di voi questo festival non sarebbe lo stesso.

 

Il cinema indipendente ha bisogno di voi.

 

Ecco a voi le vincitrici e i vincitori di questa edizione:

 

PREMIO CASA ROSSA

 

Miglior film italiano

Real di Adele Tulli
assegnato dalla giuria giovani

 

Navigando in un mondo liquido di permanente proliferazione delle immagini, per una continua e costante ibridazione del linguaggio cinematografico con la realtà. Sperando che il cinema possa usare la tecnologia senza compromettersi, mantenendo il suo mistero e non essere un solo strumento di riproduzione. Perché chiediamo un’ostinazione di umanità negli occhi di chi guarda e di chi viene guardato. Perché chiediamo un lavoro d’indagine scientifica che non abbandoni paradosso e trascendente, perché chiediamo non si abbandoni immaginazione e amore in un tempo dove relazioni e oceani vengono colonizzati. Perché chiediamo messaggi politici e umani insieme. Perché vogliamo uno sguardo di tenerezza se ci sentiamo persi e soli in questa complessità.

Perché questa ricerca continui nel cinema indipendente italiano, il premio Casa Rossa va a Real di Adele Tulli.

 

Menzione speciale

Come la notte di Liryc Dela Cruz

assegnato dalla giuria giovani

 

In un momento storico difficile per il cinema e la cultura italiana vediamo nella volontà di raccontare il margine, le realtà aliene delle minoranze, anche con pochi mezzi, il forte richiamo con lo spirito di questo Festival. La sua presenza nel concorso nazionale dimostra come il cinema italiano possa e debba respirare e nutrirsi delle nuove presenze autoriali internazionali: persone, storie, visioni. Direzione per una nuova realtà produttiva, dove i collettivi sono un esempio di possibilità.

Un cinema di osservazione che ama, contempla, che si fa luce per illuminare le zone d’ombra, per rendere gli spazi di schiavitù nuove conquiste di libertà. Per questo motivo la Giuria Giovani assegna la menzione speciale del Concorso Casa Rossa italiano a Come la notte di Liryc Dela Cruz.

 

 

PREMIO CASA ROSSA INTERNAZIONALE

 

Miglior film internazionale

Monólogo Colectivo di Jessica Sarah Rinland
assegnato dalla giuria composta da Luigi Abiusi, Daniela Nicolò e Valia Santella

 

Casa rossa internazionale ha proposto opere molto diverse fra loro e complesse, che si interrogano sul linguaggio teatrale e cinematografico in maniera in visionaria come “Ariel”, o sulle relazioni affettive come Paternal leave… il nostro premio va a un’opera che già dal titolo è un manifesto: Monólogo Colectivo. Jessica Sarah Rinald con sguardo impietoso e intimo – e un uso del suono non banale ed evocativo di un conflitto impellente- ricostruisce la storia di un luogo simbolo che da un passato di cultura colonialista può mettere in atto una nuova pratica relazionale fra natura ed esseri umani.

 

Menzione speciale

New Dawn Fades di Gürcan Keltek

assegnato dalla giuria giovani

 

Per un cinema di libertà, che crea spazi di dialogo e riflessioni sul presente, anche là dove la censura si fa più prossima, esplorando nuove rotte della narrazione cinematografica. Un film che ha saputo rappresentare il disagio mentale, una tematica che sentiamo vicina e importante, raccontando come il malessere di un singolo si faccia malessere di una nazione, e possa risolversi attraverso una collettività stratificata, multiculturale e multireligiosa. Per questo motivo la menzione speciale del Concorso Casa Rossa Internazionale va a New Dawn Fades di Gürcan Keltek.

 

Premio della critica SNCCI

That Summer in Paris di Valentine Cadic
assegnato dalla giuria composta da Roberto Baldassarre, Anna Di Martino e Francesco Foschini

 

Per aver costruito, con abilità e sensibilità, una figura femminile a tratti naive e disorientata che nel suo viaggio, fatto di incontri e di esperienze, ci ha reso partecipi in modo empatico delle sue avventure tragicomiche. Il Premio SNCCI va a That Summer In Paris di Valentine Cadic.

 

Menzione speciale

Juli Grabenhenrich per Paternal Leave

 

Per aver interpretato con naturalezza e sincerità la figura dell’adolescente in cerca di sé stessa e del padre, mostrando la rabbia e la fragilità classica dell’età. La menzione speciale va a Juli Grabenhenrich per Paternal Leave di Alissa Jung.

 

 

CONCORSO GABBIANO

 

Miglior film

Così Com’è di Antonello Scarpelli

assegnato dalla giuria composta da Alina Marazzi, Rebecca De Pas e Stefano Centini

 

Per la delicatezza nel ritrarre con una distanza sempre discreta e giusta, autoironica ma mai autoreferenziale, le dinamiche familiari e lo scarto intergenerazionale nei silenzi e nelle esitazioni della piccola borghesia italiana che dà voce al racconto senza retorica della malattia, per l’abilità di raccontare personaggi vicini e intimi con coraggiosa empatia, guidando in maniera fluida gli spettatori dal realismo del documentario alla costruzione narrativa della finzione e trasformando non solo i membri della sua famiglia, ma anche se stesso, in personaggi memorabili, il premio per il miglior film della sezione Gabbiano va a Così com’è di Antonello Scarpelli.

 

Miglior film per l’innovazione cinematografica

La montagna magica di Micol Roubini
assegnato dalla giuria composta da Alina Marazzi, Rebecca De Pas e Stefano Centini

 

Per l’approccio filmico che intreccia sogno e realtà, presa diretta e azione performativa, cinema di osservazione e ricerca d’archivio, col fine di scavare in fondo alla terra, facendo riemergere incubi e delitti di un’eredità purtroppo ancora presente ma dimenticata, per l’attenzione meticolosa e quasi scientifica nell’analisi del territorio che non perde mai lo slancio poetico di un racconto per immagini, intrecciando la memoria dei luoghi e i silenzi dei suoi abitanti e che ribalta il punto di vista assumendo lo sguardo del paesaggio sull’umano nel racconto del corpo ferito della montagna che, grazie all’azione cinematografica, ritorna a respirare, il premio per l’innovazione cinematografica va a La Montagna Magica di Micol Roubini.

 

 

PREMIO 3 MINUTI A TEMA FISSO

assegnato dalla giuria composta da Irene Dionisio, Minnie Ferrara, Roberto Silvestri

 

Miglior film green – ex aequo
Inevitabile di Veronica Orrú e Marco Gentilini
bać się pawia / Afraid Of Peacock di Giovanni Merlini

 

Prima motivazione per il premio ex aequo Afraid of Peacock di Giovanni Merlini: “Questo breve film esplora la paradossale esistenza del pavone, la cui straordinaria bellezza sfida le convenzionali teorie dell’evoluzione. Attraverso immagini ipnotiche della sua coda dai cento occhi, il film mette in discussione l’idea che in natura sopravviva solo il più forte in senso stretto. Il pavone diventa metafora di forme alternative di “forza” – la forza della bellezza, dell’arte, della cooperazione e dell’intelligenza collettiva. Il film suggerisce che la natura favorisce non solo la brutale competizione, ma anche qualità apparentemente “inutili” come l’estetica e la creatività. Giocando con le idee di Darwin sull’evoluzione, il cortometraggio invita lo spettatore a riconsiderare ciò che è “naturale” e “innaturale”. Lo sguardo penetrante del pavone diventa uno specchio che riflette la nostra stessa natura complessa e contraddittoria. In definitiva, questo aforisma visivo celebra il potere dell’arte di trascendere le categorie, ricordandoci che la bellezza e la creatività sono forze vitali tanto quanto la lotta per la sopravvivenza. Il pavone ci sfida a vedere oltre le apparenze e a riconoscere il valore intrinseco di ciò che può sembrare superfluo ma che arricchisce profondamente la nostra esistenza.

 

Seconda motivazione ex aequo Inevitabile di Veronica Orrù e Marco Gentilivi: In un momento storico in cui il conflitto tra l’essere umano e l’ecosistema ha raggiunto livelli critici, questo affresco ci sfida a superare la visione antropocentrica che ha dominato la nostra cultura per secoli. Attraverso narrazioni innovative e prospettive non convenzionali, i registi esplorano modalità alternative di coesistenza tra le specie, immaginando un futuro in cui l’umanità non è più al centro dell’universo, ma parte integrante di un ecosistema complesso e interconnesso. Il film Inevitabile di Veronica Orrù e Marco Gentilini rappresenta un esempio emblematico di questa ricerca. Affidando la narrazione della storia dell’Albero di Ténéré a un’intelligenza artificiale, i registi mettono in discussione la nostra capacità di raccontare il mondo senza includervi noi stessi, esplorando i limiti e le possibilità di una narrazione veramente non umana.

 

PREMIO DISTRIBUZIONE MYMovies ONE

Premio del pubblico a Cosí Com’è di Antonello Scarpelli

garantisce la messa in streaming del film vincitore per 12 mesi sulla piattaforma

 

PREMIO SAN PATRIGNANO

Diciannove di Giovanni Tortorici

 

PREMIO CASTELLO BENELLI
assegnato dal pubblico

Paternal Leave di Alissa Jung
il premio consiste in un’opera dell’artista Ester Grossi

 

PREMIO GIOMETTI
in collaborazione con Giometti Cinema

Ari di Léonor Serraille