Disco Boy

Concorso Casa Rossa

13 Maggio 2023 | 20:30

Sala Hera — Cinema Astra

Aleksei è un giovane ragazzo bielorusso che, avvolto da false speranze e ingenue illusioni, cerca di fuggire dal suo paese natale e da una vita insoddisfacente. Ma il viaggio pianificato prenderà sin da subito risvolti inaspettati: arrivato a Parigi, senza patria né passato, si troverà costretto ad arruolarsi nella Legione Straniera. Unico film italiano in concorso alla Berlinale, vincitore dell’Orso d’Argento per la fotografia, il lungometraggio d’esordio di Giacomo Abbruzzese è un’opera a più strati, una torre di molteplici letture costruite su urgenti tematiche della nostra contemporaneità: guerra, colonialità, immigrazione, integrazione, ambiente. Il destino del protagonista, solo ed errante, si intreccia a quello di un uomo e una donna lungo le acque del fiume Niger e il loro tentativo di cercare un Altro fuori da sè in cui identificarsi li porterà a creare un legame mistico e indissolubile costellato da fantasmi al neon: l’inspiegabile e il sacro prendono così  il sopravvento fino ad ascendere nel rito della danza. Le continue metamorfosi ed evoluzioni del film si riflettono nel linguaggio cinematografico che, scena dopo scena, sia nella dimensione estetica che sonora, cerca di raggiungere il proprio confine e superarlo.


Casa di produzione: Films Grand Huit, Dugong Films, Panache Productions, Donten & Lacroix, DIVISION

Cast: Franz Rogowski, Morr Ndiaye, Laëtitia Ky, Leon Lučev, Matteo Olivetti, Robert Więckiewicz, Michał Balicki

Regia di Giacomo Abbruzzese

91'

Italia, Francia, Belgio, Polonia

2023

Giacomo Abbruzzese

Giacomo Abbruzzese (Taranto, 1983) vive e lavora tra Parigi e Madrid. Si è diplomato in Francia a Le Fresnoy. Nel 2022 ha ottenuto una nomination ai Premi César per il suo documentario America (2019). Disco Boy, una co-produzione tra Francia, Italia, Belgio e Polonia, è il suo primo lungometraggio, con Franz Rogowski come protagonista, e ha vinto l’Orso d’argento della 73° edizione della Berlinale per il Miglior Contributo Artistico, in particolare per la straordinaria fotografia di Hélène Louvart.