Human Flowers of Flesh

Difficile accorgersi della grandezza della natura e dell’immensa pacatezza del mare, della pace da cui il Mar Mediterraneo è avvolto. Perchè toccare terra quando essere cullati dalle onde, sospesi in un momento eterno: il secondo lungometraggio di Helena Wittmann, presentato in anteprima al Locarno Film Festival, è un ritorno alle atmosfere marine, come nel suo precedente Drift, una lunga parentesi, un monito al rimettersi al mondo e un invito all’osservazione attenta di ciò che non risponde alla nostra chiamata. Un’eroina naviga da Marsiglia alle coste algerine di Sidi-Bel-Abbes: il suo nome è Ida, una pirata contemporanea libera e indipendente, seguita da cinque uomini le cui fattezze mascoline contrastano con la sua esile figura. Da questo viaggio all’apparenza fine a se stesso, emerge un obiettivo preciso che la porterà ad avvicinarsi ai membri della Legione straniera francese. Human flowers of flesh si trasforma così in un cammino a ritroso rispetto alle rotte mediterranee cui siamo abituati – catturato dalla cinepresa 16mm – pregno di senso di realtà, che cela sotto le atmosfere utopiche e fluide una chiaro intento politico.

Casa di produzione: Fünferfilm, Tita Productions

Cast: Angeliki Papoulia, Vladimir Vulevic, Denis Lavant, Ferhat Mouhali, Mauro Soares, Gustavo de Mattos Jahn, Steffen Danek, Ingo Martens

Regia di Helena Wittmann

106'

Francia, Germania

2022