Le avventurose – corti dall’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano

Le avventurose

07 Maggio 2025 | 16:00

Palazzo del Turismo

Proiezione gratuita – in collaborazione con Archivio per il Cinema Indipendente Italiano

alla presenza di Emanuela Piovano e Adriana Monti 

 

Lucidi Folli di Ursula Ferrara

Un flusso ininterrotto di 1.200 disegni in metamorfosi, dove l’amore, il cambiamento e l’identità prendono forma in continuo movimento. Un cortometraggio d’animazione onirico e ipnotico, in cui le immagini si rincorrono, si trasformano e si fondono tra sogno, memoria e realtà. il film è un esempio raro e potente di sperimentazione visiva e poetica, in cui il segno grafico diventa linguaggio emotivo e narrativo.

 

Filo a catena di Adriana Monti

Un ritratto corale e autentico delle lavoratrici tessili italiane negli anni ’80, realizzato da Adriana Monti con uno sguardo partecipe, ironico e attento. Attraverso interviste, momenti di vita quotidiana e riflessioni condivise, il film dà voce a un mondo femminile spesso invisibile, dove si intrecciano fatica, solidarietà, conflitti e desideri. Dentro e fuori la fabbrica, il lavoro si rivela spazio di resistenza, crescita e consapevolezza, abitato da donne che, con intelligenza e dignità, trasformano la routine produttiva in occasione di confronto e azione collettiva. Tra telai, scioperi e legami, il film restituisce il valore di un’esperienza collettiva oggi più che mai attuale. Un documentario prezioso, circolato troppo poco, che merita di essere riscoperto.

 

Congiuntivo futuro di Ursula Ferrara

Cortometraggio irriverente che esplora la figura femminile attraverso una serie di trasformazioni fluide e continue. Realizzato con disegni a matita su carta in bianco e nero, rappresenta una successione di metamorfosi che sfidano la linearità del pensiero e del linguaggio. Attraverso immagini oniriche e simboliche, Ferrara affronta temi come il corpo, l’identità e il cambiamento, offrendo una riflessione poetica sulla condizione femminile. Il corto ha ottenuto riconoscimenti significativi, tra cui il Silver Award all’International Exhibition dell’Art Directors’ Club di New York e il premio per il miglior cortometraggio al Torino Film Festival.

 

Senza fissa dimora di Emanuela Piovano

Durante il ritorno in autostop verso la Germania, una ragazza tedesca, Juliane, racconta la sua notte passata in un dormitorio pubblico. Come dei flash-back compaiono le testimonianze di alcuni ospiti del dormitorio, come i giocatori di carte, una ragazza ex-tossicodipendente e una suonatrice di saxofono. Al centro del racconto, come in un sogno, la protagonista si aggira per i luoghi del dormitorio, mentre dei Re Magi bambini compaiono e scompaiono. In questo lucidissimo cortometraggio di Emanuela Piovano i temi della rivelazione, della gratuità e dell’abbandono si intrecciano tra i racconti di vita di Juliane e degli altri personaggi, in un gioco di specchi tra realismo e immaginazione, tra sogno e incubo, tra senso di comunità e disgregazione.

Regia di Autori vari

74'

Italia

1986.1988

Autori vari

Ursula Ferrara

Ursula Ferrara è una regista, animatrice e illustratrice italiana, considerata una delle pioniere dell’animazione d’autore nel panorama nazionale. Attiva dagli anni ’90, ha sviluppato uno stile personale e inconfondibile, basato sul disegno a mano libera, sull’uso poetico del segno e su una narrazione visiva che mescola sogno, memoria e trasformazione. I suoi cortometraggi, spesso realizzati con tecniche artigianali e centinaia di disegni in metamorfosi, hanno ricevuto riconoscimenti in festival internazionali, tra cui Annecy e Venezia. La sua ricerca, fortemente personale e al tempo stesso universale, esplora i temi dell’identità, del corpo, dell’amore e del tempo, rendendola una voce unica e preziosa nel mondo dell’animazione indipendente.

 

Adriana Monti

Adriana Monti è una regista, sceneggiatrice e produttrice italiana attiva fin dagli anni ’70, nota per il suo approccio collettivo e femminista al cinema. Ha iniziato il suo percorso collaborando con riviste e collettivi femminili, per poi dedicarsi al documentario come strumento di racconto e analisi del vissuto delle donne. Tra le sue opere più note Scuola senza fine (1983) e Filo a catena (1986), entrambi realizzati con la partecipazione diretta delle protagoniste. Negli anni successivi si è trasferita in Canada, dove ha continuato a lavorare su temi legati all’identità, alla memoria e alla migrazione. Il suo cinema, intimo e politico, mette al centro l’ascolto, la collaborazione e la narrazione di esperienze spesso marginalizzate.

 

Emanuela Piovano

Si laurea in Lettere nel 1984. Dal 1981 al 1987 collabora come ricercatrice all’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Dopo un’intensa attività, nel 1987 firma la sceneggiatura e la regia del corto prodotto dalla Rai Senza fissa dimora. Nel 1984 è fra i fondatori del movimento Camera Woman, che si propone la ricerca e l’indagine sulla condizione femminile. Nel 1990 firma la regia di Le rose blu, due anni dopo realizza la docufiction L’aria in testa. Le complici (1998) è il suo primo film a soggetto, cui sono seguiti Amorfù (2003), miglior interpretazione al Bellaria Film Festival, Le Stelle inquiete (2010) e L’età d’oro (2016). Per il cinema e la televisione ha prodotto: Processo a Caterina Ross (1983), Parole Incrociate (anche regista,1995) e La Grande Dea Madre (1996). Nel 2006 la Cineteca Nazionale di Roma le ha dedicato una giornata nell’ambito della prima rassegna sulle registe Italiane.