I Tuttofare e Neus Ballús al Bellaria Film Festival
Sono tantissime le novità e gli ospiti che renderanno speciale questa edizione: il Bellaria Film Festival sarà un punto d’incontro tra il cinema italiano e le più interessanti opere di autrici e autori provenienti dal panorama internazionale.
Dopo Alcarràs e Carla Simón, siamo orgogliosi di annunciare un altro grandissimo film catalano: I Tuttofare di Neus Ballús, che chiuderà il festival, sulle note leggere ma alcintempo impegnate di una commedia sull’integrazione. Il film arriva in anteprima in Italia dopo essere stato lanciato al Locarno Film Festival, in cui ha ricevuto il Pardo per la migliore interpretazione maschile e in occasione della sua uscita italiana il 9 giugno, distribuito da Academy Two.
Un grandissimo onore sarà inoltre avere con noi a Bellaria nei giorni del festival Neus Ballús, la giovane regista di origine catalana segnalatasi nel panorama internazionale per la sua capacità di lavorare al confine tra finzione e documentario, di cui sarà mostrato in un’occasione esclusiva uno dei suoi cortometraggi Immersion, in una suggestiva proiezione marina.
I tuttofare è un’ingegnosa commedia spagnola, un sincero ritratto dei limiti umani – e del loro superamento – nei processi quotidiani di integrazione culturale. Tra gli appartamenti, le finestre e i balconi di una cittadina catalana ci imbattiamo nella prima settimana lavorativa di Moha, giovane idraulico di origine marocchina emigrato da poco. Con lui c’è Valero, uomo catalano di mezza età. Mescolando i linguaggi del documentario e della finzione, l’opera gioca sul legame dei due protagonisti: smonta luoghi comuni, pregiudizi, stereotipizzazioni, offrendo un nuovo esempio di mascolinità, capace di anteporre dialogo e gentilezza. Grazie allo sguardo inusuale di chi osserva a lato, quello di Moha e dei tuttofare, ritroviamo una sfaccettata fotografia della società europea occidentale.
“Guardare il mondo con gli occhi degli altri è una delle magie più potenti del cinema: qui è racchiuso anche il potere trasformativo di quest’arte, capace di farci fare esperienza delle vite e delle percezioni degli altri. Il talento di Neus Ballús sta nel saperci divertire mettendo in discussione la nostra quotidianità, grazie allo sguardo vergine e riflessivo di Moha. Una spassosa commedia che è un’ottima chiusura di Festival per un ritorno con occhi nuovi a casa” dichiara Daniela Persico.